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DenominazioneGIOVANNI MARIO FILELFO, De communis vitae continentia
ComuneMantova
Località
Indirizzo
DiocesiMantova
Autore
Definizionemanoscritto
Tipologia
Identificazioneopera isolata
Posizione
Oggetto
Indicazioni sull'oggetto
Membr.; a. 1473; mm 260x178 (specchio di scrittura 176x117); cc. II (cart., di cui I incollata al piatto anteriore della legatura) - 96 - II (cart.), con numerazione moderna in cifre arabe in inchiostro rosso; 24 linee per foglio, disposte in un’unica colonna. Scrittura corsiva, ad eccezione delle cc. 1r-3r (in scrittura umanistica), di mano dell'autore; colophon con datazione 15-25 marzo 1473 e dichiarazione di autografia alla c. 97v. Incipit “Raros esse dicere solitus est...”, explicit “...nos redivimus Maceratam”. La fascicolazione presenta dodici quaderni; segnatura scritta modernamente in lettere capitali b-m a matita e posta sul recto della prima carta di ogni fascicolo, ad eccezione del primo, al centro del foglio. Pergamena di notevole qualità ma leggermente ruvida e giallastra dal lato pelo. Rigatura a secco. Pagina ornata a c. 1r, in corrispondenza dell'intitolazione e della dedica dell'opera a papa Sisto IV: disegno a doppia cornice, quella interna listata in oro e costituita da una decorazione policroma (rosa, rosso, verde, blu), con, in alto, due putti alati disposti specularmente, in posizione orizzontale rispetto al foglio e fuoriuscenti da due cornucopie, che reggono, al centro, lo stemma della famiglia della Rovere sormontato dalle insegne papali, mentre sugli altri lati della prima cornice si osserva una decorazione a palmette. Sul margine inferiore del foglio, al centro di una fascia rettangolare bordata in oro, uno stemma non identificato inscritto in una corona d'alloro sorretta ai lati da due putti alati in posizione eretta con a fianco decorazioni a bianchi girari disposti simmetricamente su sfondo blu e rosso. Cornice esterna a disegni fitomorfi, dorati e policromi, intrecciati a motivi a bianchi girari, con due coppe dorate alla base e figure di uccelli sul margine destro. Capilettera ornati alle cc. 1 r, 8v, c. 49r e 56v; lettere r, c e d capitali, dipinte in oro e intersecate da motivi a bianchi girari o da decorazioni caleidoscopiche inscritte in rettangoli a sfondo policromo con punteggiature a contrasto; alle cc. 8v, 49r e 56v, a sinistra dell'iniziale ed esternamente allo specchio di scrittura, la decorazione si sviluppa in una fascia decorata a bianchi girari su sfondo policromo. In lettere capitali rubricate le intitolazioni con la dedica (c. 1r) e la presentazione dei personaggi del dialogo (cc. 8v e 56v) nonché, alle medesime carte, in lettere capitali in inchiostro nero le prime sei righe del testo. Legatura moderna in pelle colorata di verde, con impressioni dorate sui piatti, sul dorso e sui labbri; rettangolo di pelle di colore rosso applicato sul piatto anteriore della legatura, con un'iscrizione impressa in oro a caratteri capitali, indicante il lascito del codice alla Biblioteca di Mantova, avvenuto nel 1804 da parte della famiglia Arrivabene.
Lingualatino
Disponibilità del benereale
Soggetto
Indicazioni sul soggetto
Categorialetteratura
TitoloGIOVANNI MARIO FILELFO, De communis vitae continentia
Collocazione specifica
TipologiaBiblioteca
DenominazioneMantova, Biblioteca Comunale Teresiana, ms. 79 (A.III.15)
Denominazione spazio viabilisticaMantova, via Ardigò 13. Ingresso da via Dottrina Cristiana 6/A.
Tipologia struttura conservativabiblioteca
Georeferenziazione
Coord. X
Coord. Y
Tipo di punto
Quota s.l.m. (mt)
Tecnica
Sistema di riferimento
Descrizione riferimento
Data
Specifiche di reperimento
Cronologia
SecoloSec. XV
Da1473-03-15
A1473-03-25
Cronologia specifica1473 marzo 15-25
Motivazione cronologicaPresenza nel manoscritto di colophon con datazione
Ambito culturale
Denominazione
Riferimento all'intervento
Motivazione dell'attribuzione
Committenza
Materia e tecnicapergamena
Specifiche
Misure
Fonti dei dati
Notizie storico criticheIl codice si ritiene essere quello appartenuto al cardinale Francesco Gonzaga ed elencato al numero 772 dell'Inventario delle cose della eredità del card. Francesco Gonzaga, 27 ottobre 1483 (Archivio Storico Diocesano di Mantova, Fondo Capitolo Cattedrale, Serie Miscellanea, b. 2), ove si legge anche la sigla Io. p. di Giovanni Pietro Arrivabene, esecutore testamentario del cardinale Francesco. Secondo una nota autografa di L.C. Volta (prefetto della Biblioteca nei periodi 1779-1798 e 1799-1823), posta sul verso del foglio di guardia iniziale, il codice appartenne infatti all'Arrivabene e alla sua famiglia per tre secoli, per essere poi concesso in dono alla Biblioteca. Timbro della I.R. Biblioteca di Mantova a c. 2r.
BibliografiaMantova, Biblioteca Comunale Teresiana: i manoscritti della serie generale, a cura di Raffaella Perini, Firenze, 2012, pp. 120-122 R. PERINI, Manoscritti gonzagheschi conservati presso la biblioteca comunale di Mantova, “Civiltà mantovana”, 105 (1997), pp. 49-51. D.S. CHAMBERS, A Renaissance Cardinal and his worldly goods. The will and inventory of Francesco Gonzaga (1444-1483), London 1992, p. 226. D.S. CHAMBERS, Giovanni Pietro Arrivabene (1439-1504): humanistic secretary and bishop, "Aevum", 58/3 (1984), p. 421. G. FRASSO, Oggetti d'arte e libri nell'Inventario del cardinale Francesco Gonzaga, in Mantova e i Gonzaga nella civiltà del Rinascimento. Atti del convegno ..., Mantova, 6-8 ottobre 1974, Segrate 1978, p. 144. P.O. KRISTELLER, Iter Italicum, I, London-Leiden 1963, p. 271. G. BENELLI, Cenno storico della R. Biblioteca di Mantova, "Giornale delle Biblioteche", II, 16 (1868), p. 141. G. ANDRES, Catalogo de' codici manoscritti della famiglia Capilupi di Mantova, Mantova 1797 pp. 76-79. S. BETTINELLI, Delle lettere e delle arti mantovane, Mantova 1774, p. 43.
Aggiornata al17/10/2012
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